“Vedo senso di appartenenza e spirito di sacrificio nella squadra”

Un mese e mezzo passato, sette partite giocate in un campionato inedito per la nostra realtà. Gli Under-17 2008 sono nel pieno della loro avventura nel Campionato Regionale Élite, a cui partecipano le migliori 17 squadre di tutta la regione a livello dilettantistico, con il pass ottenuto grazie allo splendido campionato disputato l’anno scorso. In questa stagione, a guidare la squadra dalla panchina, affiancato da Gabriele Gennaro, c’è Mirko Baldini, reduce dalle emozioni del 4-4 casalingo con il Sanpaimola.

Prima sotto, poi sopra di due gol, poi ancora sotto, infine il pareggio: che partita è stata per te quella di domenica?

La partita di ieri sicuramente non  ha annoiato spettatori e addetti al lavoro… Scherzi a parte, è stata una partita giocata a viso aperto da entrambe le squadre; meglio noi nel primo tempo, meglio loro nel secondo. Soffriamo ancora troppo le palle inattive, e abbiamo ancora da migliorare la gestione delle fasi della partita. Ma per quanto riguarda la crescita dei ragazzi sono soddisfatto, l’atteggiamento della squadra è sempre propositivo.

La squadra era al terzo incontro in 7 giorni: quanto è difficile preparare tre partite in una settimana a questi livelli?

In realtà io in generale non preparo le partite: cerco di fissare concetti, soluzioni, idee per poter effettuare le scelte migliori e funzionali durante ogni gara. Penso che ogni giocatore debba riconoscere in partita alcuni concetti di gioco, indipendentemente dal ruolo e dall’avversario. Poi logicamente si cerca di portare le migliori caratteristiche e qualità di ogni giocatore al bene della prestazione della squadra.

Puoi dare un giudizio su questa prima fase di campionato?

Secondo il mio punto di vista siamo partiti con il piede giusto, senza stare ad analizzare i risultati che hanno sicuramente una valenza e ancor più l’avranno il prossimo anno quando i ragazzi entreranno nel mondo delle prime squadre. Questo semplicemente perché proviamo sempre ad esprimere un calcio propositivo, mostrando sempre un atteggiamento positivo, un grande senso di appartenenza e spirito di sacrificio, massima presenza agli allenamenti e ottimo impegno. Ho ereditato un gran bel gruppo!

Quali sono le difficoltà maggiori di questo campionato a cui il Torre partecipa per la prima volta?

Sicuramente è un campionato impegnativo dove non esistono partite semplici, né per noi ma credo per nessuna delle diciassette squadre. Ci siamo a livello organizzativo, a livello di organico e a livello tecnico; dobbiamo lavorare ancora molto sull’intensità, sulla gestione delle fasi della partita e sull’aspetto caratteriale di ogni singolo giocatore. Serve più ambizione e ricerca del miglioramento personale e collettivo giornaliero, ma siamo sulla strada giusta. Poi alla fine del girone d’andata si faranno le prime vere considerazioni.

L’esultanza a uno dei gol della partita di domenica.